
Un viaggio nei suoi racconti
• di Leonardo Sarti
Ho iniziato a mettere in fila luoghi e pensieri quando ho capito che il viaggio non è una parentesi, ma un modo di stare nelle cose. Cammino, ascolto, appunto poche parole. Le immagini arrivano dopo, quando la testa è più silenziosa.
Partire piano
Mi prendo il primo giro senza macchina fotografica. Guardo la luce, i rumori, i gesti delle persone. Decido un tema: una linea, un colore, un ritmo. Questo mi aiuta a dire di no a tutto il resto.
Luoghi a bassa complessità
Scegliere bene è metà del lavoro. Preferisco borghi camminabili, con orizzonti puliti e luce interessante all’alba o al tramonto. Resto abbastanza da tornarci una seconda volta: il secondo passaggio è sempre più lucido.
Routine essenziale
- Appunti brevi sul telefono: tre righe, non di più.
- Selezione in due tempi, a distanza di 24 ore.
- Poche immagini ma coerenti, con un testo breve che spieghi l’intento.
Perché racconto
Racconto per ricordare bene. Non tutto, solo ciò che conta. Un dettaglio, una strada, il modo in cui la luce scivola su un muro. È lì che, per me, il viaggio diventa storia.
Parliamone
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